Fare o non fare lo stronzo? Espressa così, la domanda già in se stessa apre al settore fisiologico, ricordando a noi stessi di guardarci dalla stitichezza, che creerebbe disagio in noi non certo trascurabile. Quindi, posta così la domanda, la risposta è chiara: dobbiamo assolutamente fare lo stronzo: per noi è la cosa più naturale e fisiologicamente salutare, per avere un corpo sano. Ma oltre a questo, se è vero che il corpo sano fornisce a noi la possibilità di avere anche una mente sana, un sano ragionare, ecco che passiamo al livello psicofisico. Allora, cominciamo a dire che non dobbiamo più fare lo stronzo. Ma non ci siamo ancora. Dobbiamo entrare nel livello umano, risalendo dal basso dello stronzo fatto - e aggiudicato - a un altro modo, a un altro verbo da usare in questo caso: non dobbiamo essere stronzo. E qui superiamo ogni livello terreno e entriamo nello stronzo della coscienza: cioè quello che produciamo non più in basso, ma facendolo uscire dall'alto di noi: dal cervello, dalla testa. Per cui, si può capire quando uno ti dice che hai la faccia da stronzo. Quindi, in conclusione: fai lo stronzo, sì; ma non essere stronzo, né in te, né verso gli altri, né verso questo nostro mondo.
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