Son gentile e cerco di essere anche abbastanza rispettoso e educato, ascoltando le parole altrui e dialogando per quel che posso e fin dove la ragione mi conduce, ma quando si toccano certi interessi non c'è più niente da fare: tutto si chiude a riccio in me, in una giustificata autodifesa e per conseguenza sparo offese e insulti, magari non evidenti ma sempre comunque pensanti e pregiudizievoli, che vanno a smentire il bel percorso di vita condotto fin ora. Là dove non posso agire, avanza lo sguardo, e dove anche lo sguardo non può arrivare ad oscurare, ecco che il pensiero sfreccia a dardo infuocato. Non c'è più alcuna pietà, non c'è ombra di comprensione e di condanna fino a prova contraria. Sono ormai pronto ad essere arruolato in difesa del mio mondo, che pur piccolo, si erge a comando, luogotenente di chi come me comincia a pensarla. Sono disposto, almeno in teoria, a tutto, e al contrario di tutto, basta ottenere vittoria. Già, son già parte dell'Agiad, o comunque la si chiami, mi son spiegato?
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